La vita

DINO GRAMMATICO nasce ad Erice il 20 ottobre 1924 e muore a Palermo il 20 febbraio 2007.

E’ noto per l’attività politica, per l’intenso impegno in campo culturale e per la produzione poetica.

Già nel 1943, giovanissimo, nel corso del primo processo politico d’Europa, viene giudicato dall’Alta Corte Militare Alleata per aver assunto posizione favorevole all’italianità della Sicilia contro la presenza alleata e contro le iniziative indipendentiste finalizzate all’aggregazione della Sicilia agli Stati Uniti. Subisce la condanna a 10 anni di carcere e ne sconta circa tre all’Ucciardone di Palermo ed alle Carceri giudiziarie di Trapani.

Nell’immediato dopoguerra, laureatosi in Lettere e filosofia, è docente presso gli Istituti superiori.

Iscrittosi al MSI nel 1947 ricopre numerosi incarichi politico – istituzionalI in ambito regionale e nazionale fino al 1995, data dello scioglimento del partito ed in cui aderisce ad Alleanza Nazionale.

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Attraversa quindi il primo cinquantennio della vita repubblicana: nel MSI individua alcuni dei principi spirituali nei quali si è formato e delle istituzioni repubblicane esalta i valori di libertà, di democrazia, la possibilità di dialogo ideologico. Profondamente legato alla sua terra, si impegna tenacemente perché possa avviarsi un sano e proficuo sviluppo economico, sociale e culturale dell’isola.

 

E’ Segretario provinciale della Federazione del MSI di Trapani nel 1949 e coordinatore della CISNAL per la Sicilia occidentale dal 1951 al ’55, negli anni in cui questa organizzazione sindacale si struttura. Eletto deputato all’Assemblea Regionale Siciliana nelle liste del collegio di Trapani, consecutivamente dal ’51 al ’71 e per la settima volta dal 1981 all’ 86, è Presidente del Gruppo Parlamentare per quattro legislature. Nominato Assessore all’Agricoltura nel I° Governo Milazzo (1958-1959) avvia numerosi provvedimenti di riordino della Riforma Agraria ed intraprende coraggiose misure amministrative in opposizione al sistema clientelare. Intende l’ “Operazione Milazzo” quale possibilità di realizzare una sana interpretazione dell’istituto autonomistico: politica dell’amministrazione e non della partitocrazia, adeguata ad affrontare i gravi problemi della Sicilia della ricostruzione.

 

La passione sociale, fondamento dell’impegno politico, non è mai separata da quella culturale e letteraria; aspetti apparentemente diversi e inscindibili di un unicum identitario. Giornalista pubblicista dagli anni sessanta, fonda e dirige le riviste “Libeccio”, “PTR” e “Rassegna Siciliana” e pubblica numerosi saggi di carattere socio – politico. E’ componente del Sindacato Libero Scrittori dagli anni ’70. Con lo pseudonimo di Dino D’Erice coltiva la sua passione per la poesia e pubblica numerose raccolte ottenendo, nel corso degli anni, importanti riconoscimenti e prestigiosi premi di livello nazionale.

 

Realizza una felice sinergia tra politica e cultura anche in qualità di sindaco del comune di Custonaci, dal 1960 al ’70 e dal 1980 al 1985 (consigliere d’opposizione fino al ´94); potenzia le infrastrutture, favorisce la vocazione turistica del litorale e dà lustro al settore marmifero proiettando la cittadina in un contesto nazionale ed internazionale attraverso l’organizzazione della “Sagra dei marmi di Sicilia”. Nel corso di questo evento annuale, il paese siciliano si anima di giornalisti ed intellettuali, nomi della poesia, della pittura, dello spettacolo, di politici ed esponenti del governo regionale e nazionale, delegazioni di industriali provenienti dalle realtà marmifere italiane ed estere e si arricchisce di installazioni d’avanguardia in marmo, estemporanee di pittura, mostre e recital di poesie.

 

La sua azione politica non si limita alla sicilianità, è volta ad inserire la Sicilia nel confronto nazionale allineandola ai livelli delle altre regioni d’Italia e, nella visione programmatica di Giorgio Almirante, cui lo legarono scelte politiche e amicizia personale, ricopre ruoli rilevanti in sede nazionale: dall’ ‘82 al ’92 è Segretario Regionale del MSI-DN e negli stessi decenni componente dell’Esecutivo Nazionale quale dirigente del settore Enti Locali e del settore Mezzogiorno e dal 1990 al 2007 vice presidente dell’ANCI Sicilia.

 

Negli anni ’90, modificatosi il contesto politico di riferimento, orienta più marcatamente il suo impegno politico in campo culturale. E’ Presidente dell’ ISSPE dal 1987 al 2007, Vice presidente della Fondazione delle Casse di Risparmio V. E. per le Province Siciliane 1994/98 ed a seguire Presidente della Fondazione “Lauro Chiazzese” fino al 2006. Con passione instancabile organizza convegni di studio, cura mostre e pubblicazioni di carattere economico, sociale, artistico-letterario espressione di tutte le parti politiche, allo scopo di valorizzare gli obbiettivi degli Istituti che rappresenta, di promuovere il talento intellettuale e di diffondere l’immagine della Sicilia a livello internazionale.

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